Ugento, Storia, Arte, Cultura
Ugento Città d’Arte la cui origine si perde nella notte dei tempi. Intorno al 1500-1000 a. C. si insediarono nella zona i Messapi; segno indelebile di tale insediamento sono le importanti mura il cui perimetro misurava circa 5 Km; oggi visibile, ancora, in alcuni tratti. In questo periodo, che la vide, grande, florida e potente, la città ebbe una sua zecca. Durante l’Impero Romano, Ugento entrò a far parte del grande disegno espansionistico di Roma, non solo come municipio bensì come alleata. Lo scoppio delle ostilità tra Roma e Cartagine indusse le città Messapiche ad allearsi con Annibale nella vana speranza di riconquistare l’indipendenza e quindi l’antica autonomia. Fu così che il porto di Ugento, così come gli altri porti della Messapia vennero utilizzati per lo sbarco e l’approvvigionamento dell’esercito di Annibale. Alleanza, questa, pagata a caro prezzo, causa l’epilogo della guerra in favore di Roma. Nel 82 a.C., Ugento divenne Municipio Romano. Così Ugento, ormai entrato a far parte dell’ impero Romano, subì le glorie e le sconfitte che caratterizzarono nei secoli l’ impronta di tale potere. Sotto il periodo Normanno (intorno al 1020) per gli Ugentini iniziarono tempi migliori: il Centro ottenne la rielezione del Vescovato latino al posto di quello greco, la erezione del Castello ed un incremento della sua popolazione. Nel 1195 la Baronia di Ugento fu incorporata al principato di Taranto, che Federico Barbarossa concesse al figlio Enrico IV. Nel 1537 le truppe di Federico Barbarossa colsero la popolazione di sorpresa e la città venne nuovamente distrutta. E’ da rilevare che intorno al 1880, come del resto in gran parte delle città italiane, Ugento subì un grosso sventramento nel cuore del suo piccolo centro urbano, furono abbattute numerose casupole per far posto all’ attuale piazza Vittorio Emanuele II e all’ apertura di alcune strade che oggi costituiscono il tessuto del nostro Centro Storico. Tutto ciò conferma che un giorno il piccolo centro è stato florido e potente.
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